Oggi, mentre vi offro questo semifreddo alla ricotta, vi racconto qualcosa della città in cui sono nata.
Sia mai che vi trovaste a passare le vacanze in Puglia e vi venisse voglia di farci un salto. Nel caso, fatemi un fischio che magari ci scappa un caffè 😉
Grottaglie… è così che si chiama.
E se la immaginate come uno sperduto paesiello abitato da 4 anime, vi sbagliate di grosso.
Farci un salto, dicevo.
Verreste sicuramente coinvolti nei tanti eventi caratteristici che scandiscono l’estate pugliese e l’ospitalità degli abitanti, vi accompagnerebbe ovunque.
Trovereste, manco a dirlo, ottimo (e abbondante ) cibo.
E nell’arco di quelle 2 – 3 ore che intercorrono tra la fine del pranzo e l’inizio della cena, potreste addentrarvi e perdervi nelle viuzze del paese vecchio.
La prima volta che ci è venuto mio marito ha detto che gli sembrava di essere in Grecia. Vicoli e nchiosce imbiancate a calce, case di tufo, grotte e cave.
Grottaglie è conosciuta come La città delle Ceramiche, per via della millenaria tradizione artistica che arriva dritta dritta dalla Magna Grecia, per l’appunto.
Passeggiando per il centro storico, abbarbicato attorno al Castello Episcopio c’è il quartiere ti li camenn’ri (dei camini), che tutt’ora ospita circa una cinquantina di botteghe artigiane, alcune delle quali risalenti al XIV secolo, ricavate nelle grotte. Capasoni, sruli e piatti col gallo sono ovunque.
Se potete, fate un salto in questa bottega o in questa… sono entrambi miei cugini, dite che vi mando io 😀 😉
Le foto sono della Bonfrate Consulting (altri cugini… questa cosa merita un post a parte ).
Ma non ci sono solo creta e maioliche.
Grottaglie, da qualche anno a questa parte, ospita anche un festival sulla Street Art che si chiama Fame: il nome gioca sul contrasto tra l’accezione italiana e quella inglese del vocabolo.
In questa cittadina dell’entroterra tarantino, si danno appuntamento artisti di fama internazionale che ogni anno lasciano piccoli grandi capolavori per i vicoli della città vecchia.
Conor Harrington, per esempio. O Blu. O Erica il cane , tanto per fare qualche nome.
L’arte, quindi, si respira ovunque!
Queste foto, invece, sono prese dal web.
Guardate questo video di Conor Harrington a lavoro… è fortissimo e rende l’idea 😀
E il mare, direte voi?
Lo Jonio è a 20km. Chilometri di spiaggia libera che si alternano a scogliere e mare azzurro e cristallino a perdita d’occhio.
Ehm… casomai, se siete in cerca di relax, evitate la spiaggia nelle settimane centrali di agosto .
Luglio e settembre, invece, sono perfetti!
Ovviamente, non c’è solo questo. La crisi e i problemi sono qui come sono ovunque. Ma questa e la città da cui vengo!
E il Salento comincia qui…
Semifreddo alla ricotta con caramello salato
1 dose di meringa italiana
300g panna fresca
200g ricotta fresca
1/2 dose caramello salato
per la meringa italiana
60g albumi
35g zucchero semolato
150g zucchero a velo
50g acqua
Mescolate in un recipiente lo zucchero a velo con l’acqua e mettete sul fuoco. Questo sciroppo deve arrivare a 121°C circa. Se non avete un termometro per misurare la temperatura, contate circa 10 minuti da quando lo zucchero si è sciolto e il liquido ha iniziato a bollire (eventualmente, meglio qualche minuto in più).
Quando lo sciroppo è quasi giunto in temperatura, iniziate a montare gli albumi, prima da soli, poi aggiungendo lo zucchero semolato.
Togliete lo sciroppo dal fuoco e versatelo a filo sugli albumi che montano (attenti a non scottarvi), continuando a far andare le fruste. finchè il composto non si è un pò raffreddato.
Avete così realizzato la meringa italiana. In questo modo, gli albumi risultano pastorizzati e sicuri, quindi utilizzabili per poterli usare senza ulteriore cottura.
Montante la panna in modo che sia sostenuta ma non ferma, e battete la ricotta per eliminare eventuali grumi.
Mescolate pian piano il tutto alla montata di albumi e suddividete in porzioni individuali. Mettete in congelatore per qualche ora.
Al momento di servire, accompagnate il semifreddo con caramello salato (o con quello che vi piace di più).
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Grazie x questo scorcio della tua città e delle sue tradizioni!
Il dessert è assolutamente perfetto, non necessita nemmeno di commenti ^_^
Grazie 🙂