Ho perdonato errori quasi imperdonabili. Ho provato a sostituire persone insostituibili. Ho cercato di dimenticare persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare.
Ma anch’io ho deluso quelli che amo.
Ho riso in momenti inopportuni. Mi sono fatto degli amici che ora sono amici per la vita. Ho urlato e saltato per la gioia. Ho amato e sono stato amato, ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho ricambiato.
Ho vissuto d’amore e fatto promesse di amore eterno. Ho avuto il cuore spezzato tante volte.. Ho pianto ascoltando la musica e guardando vecchie foto. Ho telefonato a qualcuno solo per ascoltare una voce. Mi sono innamorato di un sorriso.
A volte ho pensato di morire perché qualcuno mi mancava troppo. Altre volte ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale che ho finito per perdere.. ma ho vissuto.
Ma continuo a vivere ogni giorno. Non mi limito a passare attraverso la vita e non dovresti farlo nemmeno tu.
Vivi! La cosa più bella della vita è andare avanti con i propri piani e i propri sogni, abbracciare la vita e vivere con passione, fallire e ancora mantenere la speranza, e vincere mantenendo l’umiltà.
[Tweet “Perché il mondo appartiene a chi osa e perché la vita è troppo breve per essere insignificante.”]
Charlie Chaplin
Oggi m’è presa così!
Da una ricetta del maestro Giovanni Pina, da me modificata per renderla senza glutine.
Sbrisolona alle mandorle senza glutine
Per due torte del diametro di 20 cm
150g burro morbido
100g farina di mais a grana fine (tipo fioretto, che però io ho frullato ulteriormente)
100g farina di riso
140g maizena
40g fecola di patate
150g farina di mandorle (io ho tostato e tritato grossolanamente le mandorle, senza ridurle in farina)
150g zucchero
mezzo cucchiaino di lievito in polvere
25g tuorlo
20g uova intere sbattute (rompete e sbattete leggermente un uovo e usate la dose indicata)
20g maraschino
essenza di vaniglia
Mescolate i 3 tipi di farine e il lievito.
In un altro contenitore, amalgamate il burro ammorbidito ma non sciolto, lo zucchero, le uova, il maraschino e la vaniglia.
Quando il composto è omogeneo aggiungete le farine.
Il composto deve rimanere sbricioloso, come dice appunto il nome di questo dolce.. quindi NON va compattato.
Fate riposare l’impasto in frigo e poi versarlo in una teglia imburrata.
Il maestro suggerisce di passare il composto attraverso un setaccio dalle maglie larghe per rendere omogenea la dimensione delle briciole, a io non l’avevo e ho usato le mani.
Cuocere a 180° per 25 minuti in forno statico (155° se ventilato).
Volendo, spolverare con zucchero a velo.
Se preparate questo dolce per un celiaco, assicuratevi che tutti gli ingredienti riportino il simbolo della spiga barrata o siano specificatamente SENZA GLUTINE.
Nota
Nella ricetta originale, Pina usa 300g di farina 00 e 75g di farina di mais.
Io ho sostituito la farina 00 con un mix di farina di riso, maizena e fecola di patate, aumentando appena la farina di mais.
Mi piace un sacco sia il testo che hai condiviso sia… la tortaaaaaa 🙂
E’ una di quelle che amo di più!
Grazie 🙂
Che fantastica introduzione..stasera 6 proprio ispirante e non solo con le parole ma anche con questa torta paradisiaca..meno male che non è qui con me o farebbe una gran brutta fine 😛
Ogni tanto mi viene così 😉
Angelaaaaaaaaaa!!!!!!! che pazienza infinita e quanto amore metti nelle tue difficilissime quanto invitantissime torte!!!!!!!!!! tanta stima sorella!!!!! continua così…….gnam! 🙂
ahahahahahah
Grande, Erika.. mi fai morire!
BELLISSIMA… la torta, la citazione, che ora mi stampo e mi metto in ufficio e te… ^^ GRAZIE!!!
Ogni tanto bisogna darsi la carica, perchè, presi come siamo dalle incombenze quotidiane, spesso ci lasciamo trasportare dalla corrente.
Grazie a te <3 <3 <3